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È vero che i Massoni sono scomunicati dalla Chiesa?

 

Fin dalla nascita della Massoneria speculativa la Chiesa Cattolica assunse una posizione di netto rifiuto alle idee illuministiche, idealistiche e democratiche considerate rivoluzionarie e pericolose, anche perché ritenute mezzo di propaganda del Protestantesimo.

Le idee massoniche, specialmente nel periodo risorgimentale e negli anni immediatamente successivi all’unità, con il problema dell’annessione di Roma al nuovo Stato Italiano e la conseguente caduta del potere temporale della Chiesa, non furono gradite affatto alla Curia Romana.Il momento di massimo scontro si ebbe, appunto, nel 1870 con la “Breccia di Porta Pia” e negli anni immediatamente seguenti (emblematica, al riguardo, l’inaugurazione del monumento a Giordano Bruno simbolo della libertà di pensiero e dell’oscurantismo clericale).

Riportiamo alcune date salienti (per più dettagliati riferimenti storici si veda la voce “Storia” - Approfondimenti): 

1738, 28 Aprile.Con la bolla “In eminentiapostulatus” (cfr. “Documenti”) Clemente XIIcommina la scomunica alla Massoneria Universale con una motivazione non di carattere ereticale ma … per la poca trasparenza!

1751, 18 Maggio.Con la bolla “Providas” Benedetto XIV conferma la scomunica alla Massoneria Universale diffusasi oramai pure nelle Americhe.

1821/1902 Leone XIII scrive ben nove pronunciamenti contro la Massoneria ed in particolare l’enciclica “Humanum Genus” (cfr. “Documenti”) del 1884, considerato oggi un documento oscurantista,anche come reazione al sempre maggior anticlericalismo diffusosi in ambiente massonico.

1882 Si fonda l’Ordine dei Cavalieri di Colombo, inizialmente per combattere la Massoneria, oggi per condurre assieme ai Corpi massonici attività assistenziali e di promozione sociale.

1917, 27 Maggio.Benedetto XVinclude nel Codex Juris Canonici i canoni N.684 e N. 2335 codifica la scomunicacontro la Massoneria, ma nel frattempo inizia un dialogo tra i gesuiti Gruber e Bertelot con i vertici massonici.

1959/1965 Il Concilio Vaticano II indica, con Giovanni XXIII e con Paolo VI, un mutamento di rotta, pur senza rimuovere formalmente le disposizioni antimassoniche.

Dagli anni 60 in poi il disgelo è crescente, il dialogo inizia ad opera di vari studiosi cattolici tra cui padre Caprile e padre Rosario Esposito, i principali esperti delle possibili concordanze tra Chiesa Cattolica e Massoneria.

1966. La Conferenza Episcopale scandinavo-baltica autorizzava i massoni cattolici o convertiti al cattolicesimo ad operare nelle Logge.

1974, 17 Luglio. Il Cardinale Franjo Seper, predecessore dell’allora cardinale Ratzinger nella carica di presidente della Congregazione per la dottrina della fede, in una lettera al Cardinale John Joseph Krol, presidente della Conferenza Episcopale Nordamericana, prende posizione a favore dell’apertura verso la Massoneria.

1975/1976 Sono annullate dal Cardinale Franjo Seper, le decisioni di veto alla Massoneria dell’Arcivescovo di Marsiglia, della Conferenza Episcopale del Brasilee di quella dell’Inghilterra e Galles.

1983, 25 Gennaio. Nel nuovo clima generato dal Concilio Vaticano II, Giovanni Paolo II promulga il nuovo Codice di diritto Canonico, proposto venticinque anni prima da Giovanni XXIII, nel quale non appare più la parola Massoneria e dove il canone N.1374, recita:

“Chi da il nome ad una associazione che complotta contro la Chiesa sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l’interdetto”

In realtà l’abolizione della scomunica non ha completamente eliminato le diffidenze e le ostilità che ancora persistono fortemente in alcuni ambienti ecclesiastici. Peraltro non è da sottacere la numerosa partecipazione, in ogni tempo, di prelati e di esponenti illuminati della Chiesa cattolica, al pari delle altre Chiese Cristiane, tra le file della Massoneria.

Questo, in realtà, è un falso problema, perché sono ben diversi e separati i piani in cui opera la Massoneria e la Religione. La Massoneria non si occupa di religione, addirittura vieta tassativamente, nelle sue riunioni, di “parlare di politica e di religione” ed ogni Massone ha piena libertà di professare la propria fede, come di avere le sue idee politiche. 
Se quindi l’interferenza delle gerarchie ecclesiastiche nei confronti della Massoneria poteva anche comprendersi in tempi di potere temporale, ovvero in culture di fondamentalismo religioso, certamente non può avere più senso nel mondo occidentale moderno.

Va comunque osservato che gli scopi umanitari della Massoneria, la difesa dei diritti dell’uomo e della sua dignità, il progresso dell’umanità, l’aspirazione alla fratellanza universale, che essa persegue, sono pienamente concordanti con un atteggiamento cristiano (si veda in proposito il volume di Padre Rosario Esposito “Le grandi concordanze tra Chiesa Cattolica e massoneria”).