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21 giugno - Solstizio d'Estate 2012

Si è tenuta lo scorso sabato 23 giugno, allo Zenith di Roma, la solenne tornata di celebrazione del Solstizio d’Estate 2012. La cerimonia, tenuta dal Ven:.e Pot:. Fr:. Renzo Canova 33°, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio d’Italia e San Marino del 33° ed Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, ha visto la partecipazione della Ven :. e Pot :. Sor :. Anca Lucilia Nicolescu 33°, Gran Maestro della Gran Loggia femminile di Romania, e del Ven :. e Pot :. Fr :. Andre Szakvary 33°, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio maschile rumeno. Una visita questa che dà seguito e vigore all’accordo di intesa, amicizia e collaborazione tra le Obbedienze massoniche di Italia e Romania stipulato lo scorso 14 maggio in occasione del “Rassemblement Maçonnique International”, tenutosi proprio in Romania.

Partendo dal 20 settembre, attraverso il solstizio d’inverno (porta degli dei), si giunge al solstizio d’estate (porta degli uomini): tutto questo a simboleggiare il cammino del Sole, il quale a partire dal Solstizio d’Estate, sotto la costellazione del “Cancro”, giunto alla declinazione più alta nel cielo, comincia a tornare all’indietro. E il linguaggio simbolico del Solstizio induce anche ad una breve sintesi di un mito solare, il bimbo (Gesù, Ioshua Bin Yusuf) che cresce e diventa uomo, figlio di Dio, e due Giovanni: uno all’inizio del suo avvento e l’altro alla fine: il Battista il 24 giugno e l’Evangelista il 27 dicembre. Festeggiati l’uno al solstizio d’estate (quando il Sole è allo Zenith) e l’altro a quello d’inverno (con il Sole al Nadir). Le correlazioni con il mito solare non finiscono qui: Giovanni ha una somiglianza etimologica con Giano (Joannes – Janus), entrambi hanno per radicale l’ebraico Jom che significa giorno. Janus nome sotto il quale i romani adoravano il Sole, ha dato origine alla parola latina “janua” cioè porta, apertura attraverso la quale penetra il sole.

Una cerimonia, quella del Solstizio d’Estate che simboleggia l’anno massonico appena trascorso e che s’inquadra nella ricerca di un cammino condiviso, armonico, privo di rumori profani, che possiede un vigore e una tensione integratrice di prim’ordine.

Pubblichiamo alcune foto realizzate durante la cerimonia