Tema
I «buoni costumi» di ieri e di oggi
Oggi in questa mia tavola dovrei parlarvi del significato del termine “ di buoni costumi”. Naturalmente per noi massoni questa espressione “ di buoni costumi” è fortemente correlata a quella di “ uomo libero”. Infatti ESSERE un uomo libero e di buoni costumi è la condizione iniziale per essere ammesso in massoneria.
Giancarlo Ghirlanda, Loggia Il Dovere, Lugano
Due concetti da
approfondire
Le parole qui riportate
sono semplici ma non possiamo dire lo stesso per il loro
significato più profondo e nascosto ( esoterico). Per questo
motivo chi si appresta ad avvicinarsi alla nostra istituzione,
al nostro Ordine, dovrà approfondire questi due concetti per
tutto il proprio cammino massonico. Esso è uno dei lavori di
sgrossamento della pietra grezza. Se ritorno, con la mente, al
giorno della mia iniziazione mi rivedo in piedi davanti alle tre
grandi luci e ripropongo la domanda che mi ero posto: cosa
significa veramente essere “ un uomo libero e di buoni costumi”?
Che significato diamo a questi due aggettivi?
Essere libero, per il
bussante, ma poi inseguito anche per il Massone, significa
lavorare intensamente ed incessantemente alla propria libertà
interiore, spirituale e morale. Oggi, per nostra fortuna, alle
nostre latitudini la” libertà fisica” è una cosa acquisita. Ma
entriamo un po’ più a fondo: cosa significa essere uomo libero?
Per me essere libero vuol dire poter esprimere le mie idee e le
mie opinioni senza condizionamenti esterni e senza avere paura
di eventuali ripercussioni, da parte di un singolo o di qualche
gruppo di potere, per il fatto di averle dette.
Naturalmente è più facile
essere libero, o diventarlo, se si è di buoni costumi. Nella
nostra società senza questa condizione difficilmente si può
essere completamente liberi . Senza avere la coscienza pulita,
non si è in pace con sé stessi e di conseguenza viene meno la
propria libertà interiore. Se una persona non ha nel profondo
del proprio animo sentimenti di amore e di altruismo
difficilmente potrà avere la forza per essere e diventare uno
spirito libero. Queste virtù dovrebbero essere coltivate dal
candidato, che bussa alla porta del tempio, anche prima di fare
richiesta di adesione al nostro Ordine, e dovrebbero essere
sviluppate, in seguito, non solo all’interno delle officine ma
nella quotidianità della vita.
Qualche
osservazione critica
Purtroppo , mi dispiace,
constatare, che non sempre ciò avviene. Le Logge, a volte,
iniziano dei profani con troppa leggerezza e i bussanti si
avvicinano alla massoneria come si farebbe con un club di
servizio o un circolo sportivo. E’ inutile nasconderci dietro un
dito, la profanità sta invadendo le nostre logge e mai come ad
oggi ci sono comportamenti da parte di Fratelli che tutt’altro
sembrano ispirati ai “ buoni costumi”. Un Fratello ha l’obbligo
di avere una linea morale ben marcata anche nel mondo profano (
e soprattutto lavorativo), ma nella mia pur breve esperienza in
massoneria, ciò non è sempre cosi. Mi dispiace dirlo, ma le
logge ticinesi stanno “scimmiottando” orienti esteri a noi
vicini , prendendo però come spunto solo il peggio.
Oggi, molti bussanti,
entrano ( o vorrebbero entrare) in loggia solo per cercaredi
fare affari e avere l’agenda piena di nuovi contatti. In una
recente visita in una loggia d’ oltre confine mi sono ritrovato
in mano una miriade di questi biglietti da visita e la prima
domanda che mi è stata posta era quella inerente alla mia
professione.
I Massoni, o i potenziali
Massoni, devono cercare in tutti i modi di avere dei
comportamenti irreprensibili dentro e fuori le officine. Un
Massone non può apparire sui giornali per scandali ( più o meno
gravi) e il suo nome non dovrebbe essere associato a situazioni
poco chiare o, nel peggiore dei casi, ad eventi penalmente
rilevanti.
Un massone dovrebbe far
parlare di se per la sua ricerca nel migliorare la società ( nel
campo medico, politico, musicale ecc …) o per le sue azioni
benefiche. In passato era così, la società ha avuto grandissimi
Uomini d’arte, di scienza, e politici che erano Massoni ( e non
solo perché indossavano guanti e grembiule) con la M maiuscola.
Oggi di queste persone ne vedo molto poche. Le Logge ticinesi
devono svegliarsi e darsi una mossa. Siamo un Ordine iniziatico
e quindi non tutti ne potranno fare parte, non tutti mi dispiace
dirlo hanno le qualità per diventare appunto Massoni. Purtroppo
spesso mi sento dire che è meglio iniziare un bussante ( anche
se si hanno dei dubbi) piuttosto che rischiare di perdere (
forse) un valido anello della catena. L’altra frase tipica è
questa: “ Se non va bene poi lo mandiamo via”, scusatemi ma a me
questa frase lascia sempre senza parole.
Mi dispiace, ma non sono
d’accordo !!!! Una persona degna di appartenere al nostro
ordine, se scartata in un primo momento, potrà mettersi in luce
con le proprie doti e virtù nel mondo profano e in un secondo
momento riavvicinarsi alla massoneria.
Un'altra cosa, rispetto al
passato, che onestamente mi dà molto fastidio sono le
“sponsorizzazioni”, non sono più i profani ad avvicinarsi alla
nostra istituzione ( perché interessati o perché hanno letto di
noi), ma sono invece avvicinati da Fratelli che pensano così di
ottenere dei vantaggi, si vende la possibilità di appartenere
alla massoneria come se fosse la tessera del Rotary o di un
prestigioso club velico o di golf. Siamo ancora in tempo, nulla
è perduto, ma dobbiamo serrare i ranghi e tornare alla nostra
Tradizione. Solo in essa troveremo la forza di superare questi
momenti difficili. Le singole officine invece devono trovare il
coraggio di allontanare ( statuti alla mano) chi queste virtù ,
alla base dell’espressione “uomo libero e di buoni costumi” le
ha smarrite o forse non le ha mai possedute
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