Tema
Massoneria e società: un’idea, una relazione, un contributo
La massoneria è fondamentalmente un’idea moderna: non invecchia mai, evolve, resta sempre al passo con i tempi in quanto i suoi valori sono indipendenti da esso:
- L’umanesimo come principio base;
- La supremazia del pensiero (v. illuminismo) come visione dell’essere umano;
- La tolleranza come valore base;
- La riservatezza come impegno.
Michele Giambonini – Il Dovere, Lugano
Effetti della massoneria sulla società.
Una stima realistica degli effetti della massoneria sulla
società dovrebbe riferirsi in prima istanza alla formazione
degli individui come singole persone e alla coerenza dei loro
intenti educativi, nonché agli obiettivi delle correnti di
pensiero pertinenti con i loro tempi. Nello sviluppo della
massoneria speculativa, e per lungo tempo, le persone che
entravano in massoneria arrivavano da svariati gruppi
professionali e, particolarmente nella fase iniziale, si
trattava di persone delle cerchie aristocratiche, colte e
alto-borghesi, mentre altre classi venivano generalmente escluse.
Solo più tardi la libera muratoria ha ammesso persone della
piccola borghesia, favorendo così la sua universalità: la
collettività era divenuta tale e poteva così esercitare la sua
azione psichica su ogni individuo limitatamente ai mezzi di
comunicazione presenti e il raggio d’azione si ampliò di
conseguenza.
La ricerca ha mostrato quanto la massoneria abbia avuto un
ruolo in eventi collettivi quali ad esempio la rivoluzione
francese, l’abbattimento di dogmi, ecc. In questi processi la
massoneria non ha avuto una funzione portante come istituzione,
cionondimeno i valori massonici di umanità e tolleranza hanno
avuto un ruolo importante nell’evoluzione spirituale di singoli
fratelli, riflessasi sui fenomeni collettivi per mezzo delle
loro azioni fino a diventare politica poi messa in pratica fuori
dalle logge. La massoneria ha avuto una funzione fondamentale
come veicolo, che mantiene tutt’oggi: imparare in loggia e
portare fuori, essere massoni in officina, ma soprattutto fuori.
La massoneria non è mai apparsa come movimento e fattore
scatenante all’origine di cambiamenti nella società, ha però
avuto un ruolo di incoraggiamento e rafforzamento, come un
catalizzatore. Lo si spiega facilmente con l’esempio della
rivoluzione francese: non esistevano, solo per citare un esempio,
commissioni cospiratrici massoniche, assolutamente no; le logge
erano in prima istanza punti di incontro, di discussione e di
comunicazione, luoghi di contatto personale.
La massoneria ha contribuito alla preparazione spirituale di
evoluzioni della società attraverso l’impegno culturale, umanitario
ed etico dei singoli fratelli, in particolare, e con maggiore
forza quando i comportamenti sociali e politici del mondo
profano si sono trovati in contrasto con le concezioni etiche ed
umanitarie della massoneria stessa. Questa azione catalizzante
trova riscontri storici nell’illuminismo, nelle democrazie
occidentali, nella nascita dei parlamenti e delle costituzioni
moderne.
Idee e valori centrali della massoneria
La massoneria lavora allo sviluppo delle proprie idee
centrali quali umanesimo, illuminismo e tolleranza. Si tratta di
sviluppare un illuminismo riflessivo, una ricerca della verità
che guardi dentro di sé, una tolleranza simbiotica, ovvero la
relazione fra azioni o persone diverse, per trarne una
tolleranza reciproca, un’energia positiva e un umanesimo moderno.
Questi conseguimenti però non devono restare nelle officine,
bensì portati fuori, diffusi e trasmessi. Oggi, rispetto ai
tempi della rivoluzione francese, abbiamo potenzialità ben
maggiori in questo ambito.
Questi sono temi sempre e ancora attuali che suscitano
consenso, nonostante ci sia un vasto spettro di individualismi.
È proprio in questi ultimi, equilibrati da una coscienza comune,
che si potrebbe riconoscere un progetto per vedere la massoneria
ed il suo sviluppo: quanto sia importante l’azione del singolo
sugli altri, dentro e fuori l’officina, sulla società più in
generale.
Ma come accade questo fenomeno? Si può forse spiegare con il
riconoscimento dell’azione simultanea di tre sfere di valori:
- La razionalità delle scienze e della tecnica, che si può
riassumere nella CONOSCENZA;
- La razionalità dell’etica che ragiona, valuta e si
emoziona, che si può riassumere nei SENTIMENTI: il volere
incrollabile, intelligente e disinteressato trionfa su tutto;
- La razionalità estetico-espressiva ovvero artistica, che
si può riassumere nella SENSIBILITÀ: indispensabile per
sviluppare capacità che non tutti hanno.
A mio modo di vedere, la massoneria si pone al centro di
questi valori in modo complementare. Con questo intendo che non
si tratta di valori contrapposti, bensì correlati in un
equilibrio armonico universale al quale mirano tutti quelli che
servono la massoneria (e non quelli che si servono della
massoneria). No alla contrapposizione, sì alla complementarietà.
Unire e non dividere.
Ognuno di noi si muove al centro del triangolo formato dalle
tre sfere di valori citati. Coltivarli potrebbe essere il
progetto per un illuminismo riflessivo insito in ognuno di noi,
nel senso di un compito introspettivo che non viene mai concluso,
ma portato avanti senza fine e votato all’incessante lavoro per
il miglioramento di sé stessi. Rendendoci capaci al lavoro,
assicuriamo per sempre il nostro avvenire e trasmettiamo la
nostra energia agli altri in maniera complementare e mai
contrapposta. Ascoltare unisce.
Oggi il raggio d’azione di ogni singolo fratello si è
ampliato parecchio, come pure il potenziale effetto sul mondo
profano. Di conseguenza le tradizionali questioni inerenti cosa
sia prescritto a uomo e società (v. modernismo) e cosa ci sia da
scoprire e riconoscere diventano, attraverso la società e il
singolo, qualcosa che può veramente venire definito e
conquistato: ognuno di noi può fare qualcosa dentro e sempre più
fuori dalla loggia. Così ho risposto alla domanda postami da un
profano: “La massoneria non è sorpassata, tutt’altro, è più
attuale che mai: è un’idea perpetuamente progressista, che sa
costruire il suo avvenire ispirandosi al passato, verso un mondo
migliore, guardando avanti con la preparazione intellettuale e
morale degli uomini alla loro missione costruttiva”.
Ognuno di noi agisce da individuo atto alla trasmutazione
universale del male in bene, come un artigiano illuminato dal
progresso e sempre più abile costruttore nel realizzare il piano
del Grande Architetto dell’Universo.
Mai come oggi il mondo e, di conseguenza, le vite degli
uomini sono stati sottoposti a mutamenti così veloci. Ciò è
dovuto anche alla comunicazione, che ha permesso un’esplosiva
diffusione del sapere. Il pensiero razionalista oggi sembra
rivolto ad esaudire i bisogni dell’uomo grazie alla tecnica ed
all’economia, lasciando poco spazio alla spiritualità. Questa è
una grande opportunità per far conoscere i valori della
massoneria (conoscere, non diffondere: c’è una differenza, lieve
ma importante).
Globalizzazione e comunicazione
Fino a qualche anno fa esistevano stati moderni che
veicolavano ideologie più o meno normate. La globalizzazione ha
poi portato progressivamente ad uno status postmoderno in cui le
correnti idealiste hanno cominciato a lasciare posto ad una
sorta di libero arbitrio ideologico, fino a portarci oggi in una
dimensione nuovamente liberale.
La globalizzazione della società ha portato in generale ad un
cambiamento delle condizioni esistenziali della democrazia. Nel
passato questa si è sviluppata all’interno di nazioni. Oggi la
globalizzazione ha fatto saltare i confini degli stati favorendo
il carattere universale, e non nazionale, della democrazia. La
massoneria può fare altrettanto.
In mezzo a tutti i suoi effetti nefasti, la globalizzazione
porta aspetti positivi: grazie alla differenziazione si arriva a
poter scegliere attraverso il pensiero, posto che ci sia una
democrazia che favorisce pure il meccanismo dell’identificazione.
È un fenomeno riconoscibile nell’economia, nell’architettura,
nel marketing, nella società. Basta confrontare i concetti di
estetica delle marche per capire che l’ideale non è più
prefabbricato, ma che la scelta oggi è simbolo di un progresso
al quale ogni singolo porta il proprio contributo. È il singolo
fruitore che cerca e sceglie, così si arriva ad una moltitudine
di personalità differenziate grazie anche ai mezzi di
comunicazione che conosciamo. Rispetto al passato assistiamo a
una rivoluzione culturale di pensiero, che si esprime
nell’estetica, nell’economia, nella società.
La massoneria non è estranea a questo fenomeno, come dimostra
questo esempio: quante logge hanno un sito internet? Ognuno può
interessarsi indisturbato alla massoneria e costruirsi la
propria immagine. Scegliere la loggia a cui bussare? Sicuramente
cinquanta, cento, duecento anni fa era un po’ più laborioso come
processo. La condizione per una società libera e prospera è
lasciata per molti aspetti alla creatività di singoli e gruppi e
alla loro capacità di muoversi, così come lo era in origine nel
primo periodo del liberalismo.
Il postulato politico della globalizzazione, e della società,
potrebbe allora essere quello di una democrazia diffusa,
globale, che tendenzialmente va nella direzione dell’ideale
massonico al quale ognuno di noi può dare il suo contributo
dentro, ma soprattutto fuori dalle officine:
- un ordine di diritto e di pace per vincere la violenza;
- un corretto quadro d’azione atto a favorire una società
della cooperazione, includendo le condizioni sociali ed
economiche atte all’esistenza economico spirituale
dell’individuo;
- una risoluzione efficace dei problemi, che eviti alle
differenze d’opinione di trasformarsi in conflitti prima
dovuti a poste in gioco, per poi passare allo stadio
irrazionale dell’emotività contrapposta.
In poche parole coltivare conoscenza, sentimenti, sensibilità
propri del singolo, più in esteso (applicati ad una collettività):
giustizia, solidarietà, umanità.
La globalizzazione ha sicuramente portato uno squilibrio nel
nostro mondo, ma se veicolata in maniera corretta (identità,
aspettative, scelte), con valori coltivati (v. funzione delle
officine), può essere costruttiva ed essere alla base di un
nuovo liberalismo, stavolta scelto e portato dal singolo, per
costruire un grande edificio. Globalizzazione, neoliberalismo e
comunicazione sono tre grandi temi apparentemente profani, ma
hanno pur essi risvolti nella massoneria come opportunità non
per fare proselitismo, ma per mettere a disposizione di più
persone una spiritualità progressista. Oggi come ieri la
massoneria non può venire spiegata, ma vissuta, ed è solo il
nostro spirito a portarci lì, non il nostro sapere. Giustizia,
solidarietà e umanità non si imparano, si hanno nel cuore.
Questo è quello che possiamo fare per la società.
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