Alpina 6-7/2001
Una discendenza reale, sangue blu nelle vene; ecco il sogno segreto di
molta gente, dal bambino all’adulto, dal povero al ricco, dal semplice
all’intellettuale… Dove porta il mio albero genealogico? Ad onesti operai?
Ricchi commercianti? Nobili regnanti?…
Cercare le proprie origini, le proprie radici non solo è interessante, ma
anche lecito ed auspicabile. Anche il Massone si interroga sovente sulle
origini del proprio Ordine e, segnatamente, sulla nascita della Libera
Muratoria. Tre sono gli interrogativi principali: chi, dove e quando? Non
sembra possibile, eppure, nonostante gli attuali moderni mezzi di ricerca,
né la Massoneria stessa né la vastissima letteratura esistente su di essa
hanno saputo finora dare una risposta neppure ad una delle tre fondamentali
domande. E allora sia concesso anche al
Massone di sognare! Questi sogni, qualche volta ottime ipotesi, sono
comunque di regola riferimenti storici, utili come simbologia, sulla quale
edificare principi etici per la vita e l’opera sociale, ma anche per
l’assimilazione di quelle virtù che elevano lo spirito umano. Ed ecco allora
gli storici, i quali l’anno 1717 lo vedono soltanto come l’inizio di una
nuova era, le costruzioni delle cattedrali medievali soltanto come tappa
intermedia, risalire a ritroso nel tempo, senza limiti e, forse, a fin di
bene con un po’ d’immaginazione. E siamo arrivati veramente lontani; i
nostri rituali si riferiscono infatti, tra l’altro, ai tempi biblici di Re
Salomone e del suo architetto Hiram Abif, ma anche, in riti particolari, ai
Faraoni dell’antico Egitto. Quale simbologia poteva essere più adatta alla
Massoneria, con la sua vocazione di costruire un Tempio ideale dell’Umanità,
se non le grandi costruzioni storiche quali il Tempio di Gerusalemme o le
Piramidi d’Egitto? Nelle pagine che seguono vari autori hanno espresso
pensieri in merito, questa volta in modo mirato al misterioso regno di
Osiride. La piramide che si erige verso l’alto simboleggia meravigliosamente
l’elevazione della materia verso lo spirito, l’unione tra il percepibile e
il trascendentale. Rappresenta anche perfettamente l’Uomo, il quale, come
unione tra terra e cielo, è costituito sia dalla materia sia da ciò che
amiamo definire Scintilla divina.
Vogliamoci sempre bene!
Othmar Dürler
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