Alpina 8-9/2002
La Massoneria ticinese, ossia tutti i Fratelli delle Logge ticinesi sono
in festa!
Sono trascorsi 20 anni da quando l'ultimo Direttorio ticinese ha
terminato nel 1982 il suo glorioso mandato. Ora, dopo la brillante nomina e
la solenne installazione dell'1 - 2 giugno 2002 a Friburgo, abbiamo di nuovo
un Gran Maestro nostro e un Direttorio nostro, della nostra terra, del
nostro piccolo ma amato Ticino. Ne siamo orgogliosi e per un momento ci
sentiamo sicuramente un po' più Massoni del solito. Il nostro amico e
Fratello Alberto Menasche è il nuovo Gran Maestro; ne siamo felicissimi, ma
anche consapevoli dell'enorme compito che egli si è voluto addossare. Il
lavoro che attende lui e i suoi collaboratori del Direttorio e del Collegio
dei Grandi Ufficiali è immenso. Ma non abbiamo nulla da temere;
Alberto Menasche, mi sia concessa l'espressione, non è un novellino. Sin
dall'ultimo Direttorio ticinese ha sempre rivestito, in ogni ambito
massonico, i più alti gradi e le più alte cariche esistenti. È una certezza,
siamo in buone mani. Da parte nostra non possiamo che ammirarne il coraggio
ed esprimere a lui e a chi lo sosterrà, la nostra infinita gratitudine e
l'augurio sentito di molte soddisfazioni e successo. L'arte artigianale
massonica, tema del mese, ha origini lontanissime. Già nel Medioevo, molti
scalpellini, addetti alle grandi opere architettoniche del tempo, lasciavano
ai posteri dei contrassegni ornamentali, evidenti o celati, della loro
partecipazione ai lavori. Sulla chiave di volta di un arco, alla sommità di
una colonna, su uno scalino o altrove, scolpivano il loro stemma di
famiglia, un animale, un albero, un oggetto e sovente quegli attrezzi che
sarebbero, qualche secolo più tardi, diventati definitivamente i simboli
della Massoneria. Ma anche ai giorni nostri molti Massoni, felici ed
orgogliosi dell'onore di poter appartenere al nostro Ordine, ornano con
oggetti massonici il loro posto di lavoro e la loro abitazione, oppure
portano anelli, cravatte, pins ecc., qualche volta di valore artistico non
indifferente. Ne vedremo qualche esempio nelle pagine che seguono.
Per la lingua italiana lo spazio è sempre misurato. Abbiamo comunque
potuto inserire, fuori tema, un interessante articolo, scritto dal nostro
Fratello Arnoldo Ris, del titolo «Il Progresso». Egli, dopo una lunga
carrellata attraverso i vari tipi di progresso manifestatisi durante la
storia degli ultimi secoli, arriva alla conclusione massonica molto
significativa che «in Massoneria l'uomo è o dovrebbe essere oggetto di un
progresso interiore». Ne raccomandiamo la lettura.
Vogliamoci sempre bene!
Othmar Dürler
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