Alpina 4/2004

Hiram Abiff, che, in qualità di architetto-costruttore, ha edificato, su ordine di Re Salomone, il Tempio di Gerusalemme, rappresenta e simboleggia in modo mirabile il Libero Muratore intento a sua volta alla costruzione di un Tempio, quello dell’umanità. Il Tempio di Gerusalemme per noi Massoni ha due aspetti, fondamentali ma ben distinti. Il primo è quello materiale. La sua immensa e solida struttura, formata da un’innumerevole quantità di pietre perfettamente levigate, è sopravvissuta a secoli di intemperie ed eventi bellici, e se l’impietosa natura sismica del nostro pianeta non avesse provveduto al peggio, forse lo potremmo ammirare ancora oggi.

La precisa lavorazione di ogni singolo elemento e il sublime assieme di tutto il complesso sono diventati il simbolo dell’individuo e della comunità umana tutta. La perfezione del Tempio invita l’umanità ad una convivenza ideale, raggiungibile unicamente tramite l’amore e la tolleranza, e solo allorquando queste virtù saranno praticate da tutti gli esseri umani. La fattiva partecipazione del Massone a quest’opera immane rappresenta lo scopo stesso del nostro Ordine. Il secondo aspetto è quello spirituale, esoterico, iniziatico. È sicuramente lecito domandarsi, dopo alcuni millenni, se sussiste veramente un filo diretto tra il Tempio di Salomone e la nostra attuale Massoneria. Personalmente non lo metto in dubbio, al limite mi chiederei se questo collegamento tra antichità e tempi nostri sia l’unico. E qui risponderei di no. Infatti le tradizioni esoteriche sono sempre state molteplici, ad esempio di provenienza egizia, vedica, orfica, eleusina, pitagorica ecc. Ma, visto il tema attuale, restiamo al Tempio di Gerusalemme. Due aspetti, o parti ben distinte del Tempio salomonico, ci sono particolarmente familiari; la Camera del Sommo Sacerdote, ossia il «Sancta Sanctorum», che inevitabilmente ci porta con la mente all’interno nei nostri Templi massonici, ma anche le due colossali colonne, Jachin e Boaz, edificate e collocate da Hiram all’entrata del Tempio, che non possono non rammentarci quelle del Tempio massonico, tanto importanti durante i nostri rituali. Dunque forza fisica e nobiltà di spirito; un edificio solido e perfetto ad indicarci la via per la realizzazione del Tempio dell’umanità e una fonte inesauribile di spiritualità da ricevere, coltivare e tramandare, come Tradizione di valori eterni.

Vogliamoci sempre bene!

Othmar Dürler

<< Nùmero 3/2004 Index Nùmero 5/2004 >>
Alpina