Alpina 5/2006

Parlando di «sviluppo sostenibile» vorrei dapprima distinguere due concetti, sovente confusi o interpretati come sinonimi, ma anche, data la loro particolarità fonetica, ritenuti assolutamente ed unicamente positivi: «sviluppo» e «progresso». Delle due nozioni infatti unicamente il progresso è incondizionatamente positivo, mentre lo sviluppo rappresenta soltanto un’evoluzione, utile o dannosa, che può dirigersi o sfociare in una qualsivoglia direzione. Affinché una tale evoluzione diventi progresso occorre che si tratti di sviluppo sostenibile.Ogni sviluppo implica dei consumi che a loro volta causano squilibri ambientali, ma soprattutto problemi riguardanti il benessere economico e psico-fisico dell’umanità. Quello energetico, ad esempio, distrugge le risorse naturali del nostro pianeta (petrolio, carbone, gas, legname ecc.), mentre inquina l’acqua, la terra e l’atmosfera. Lo sviluppo economico, espresso in reddito pro capite, potere d’acquisto ecc., ha senso soltanto per chi lo raggiunge ma, poiché gli oltre sei miliardi di «abitanti» del nostro pianeta non potranno mai diventare tutti milionari, il benessere economico dell’uno sarà sempre causa di miseria dell’altro. Queste, e infinite altre situazioni, viste globalmente, rappresentano lo sviluppo che, però, non sarà mai progresso se quanto raggiunto rimane limitato ad una sola parte dell’umanità o, segnatamente, soltanto ad una o poche generazioni. Lo sviluppo come tale, se pur eccezionale, non può considerarsi progresso se non è prolungabile e rinnovabile nel tempo: nutrimento oggi e domani, salute oggi e domani, benessere psico-fisico oggi e domani… Lo sviluppo che porta miseria, inquinamento e morte non è progresso, non è sostenibile.

In Massoneria si parla sovente di progresso; progresso del singolo in favore del progresso dell’umanità: la simbolica costruzione del Tempio individuale e collettivo. All’art. 1 dello Statuto della Loggia «Il Dovere» di Lugano si legge tra l’altro: «La Loggia Il Dovere ha per divisa il motto LIBERTÀ-UGUAGLIANZA- PROGRESSO… Gli iscritti intendono realizzare un maggior perfezionamento ed una costante elevazione spirituale e morale dell’Uomo, affinando il proprio senso del dovere, dell’onore, della disciplina interiore e dello spirito di sacrificio, onde essere d’esempio nel mondo profano.» Ecco uno sviluppo per antonomasia sostenibile; non può che rappresentare il progresso, in quanto supportato da valori etici-morali assoluti, immutabili nello spazio e nel tempo. Infatti, soltanto l’amore per l’umanità e il suo habitat naturale potranno salvare le generazioni future.

Vogliamoci sempre bene!

Othmar Dürler

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