Famiglia e professione o Loggia
(Alpina 4/2008)
Famiglia, lavoro e Massoneria; tre impegni, tre «attività» che
richiedono, ognuna, tempo, passione e dedizione. Ogni ambito, sia esso
familiare, lavorativo o massonico, preso a sé, potrebbe costituire
un’occupazione a tempo pieno. Come dunque conciliare i tre compiti, tutti di
massima e vitale importanza? Ecco la domanda, rispettivamente il tema, da
analizzare in questo numero dell’Alpina. Nelle pagine che seguono alcuni
Fratelli tenteranno di dare delle risposte. Nella vita ogni persona, presto
o tardi, si trova confrontata con dei doveri, degli impegni, degli obblighi;
arriva il momento di impegnarsi professionalmente, di formare una famiglia,
ma anche di evolvere interiormente. Occorre fare delle scelte? Fissare delle priorità? O conciliare le diverse
attività? Sono profondamente convinto che i vari impegni siano
interdipendenti e complementari, e che nessuno possa escludere l’altro. Il
lavoro è indispensabile per il mantenimento e il benessere della famiglia,
d’altra parte lo sviluppo interiore della persona, ossia, la coltivazione e
la pratica delle virtù, è altrettanto fondamentale sia per lo svolgimento
onesto di una professione sia per la costituzione amorevole e duratura di
una famiglia. C’è tempo per tutto, se volontà, impegno, convinzione,
intelligenza e amore uniscono in armoniosa simbiosi le parti in causa. Il
lavoro e la famiglia hanno i loro «momenti» e si regolano da sé.
L’evoluzione interiore non invade alcuno spazio; si coltiva in silenzio in
ogni luogo e in ogni momento. Per il Massone non sarà dunque mai una
questione di scelta, bensì un modo più intenso e profondo di vivere sia gli
impegni familiari sia quelli della vita professionale e sociale. Ma
ricordiamoci che non esiste soltanto la Massoneria; la maturazione interiore
si sviluppa anche tramite l’arte, la musica, la natura, l’istruzione ecc.:
lo spirito massonico ne è una parte preziosa, discreta, presente ovunque. In
Massoneria è sempre più diffusa l’opinione che occorra una maggiore apertura
verso l’esterno. Con ciò non si intende né di aprire le porte del Tempio ai
non-iniziati né di fare i «predicatori» nel mondo profano. Però, qualche
informazione mediatica, competente e mirata, sulla storia e sui principi
massonici, sarebbe sicuramente cosa utile per chiunque. Ma il vero
coinvolgimento massonico nella professione e nella famiglia, senza chiedere
né tempo né sacrifici a nessuno, è soprattutto quello dell’esempio:
comportarsi da Massone senza nascondere la propria appartenenza all’Ordine,
che, tutto sommato, è sicuramente un grande privilegio e onore.
Vogliamoci
sempre bene! Othmar Dürler |