Il significato delle visite ad altre Logge
(Alpina 5/2009)

Nulla più delle visite ad altre Logge, vicine o lontane, fa vivere intensamente al Massone il senso della Fratellanza, ma soprattutto percepire l’universalità mondiale dei nostri principi e dell’Ordine massonico stesso. Trovarsi tra Fratelli mai visti prima, di lingua, cultura e razza diverse dalle nostre, in Paesi lontani, e sentirsi immediatamente un Fratello tra Fratelli, è sicuramente un’esperienza eccezionale, una delle emozioni più intime e durature che un Massone possa vivere. Visto il carattere iniziatico, e pertanto discreto della Massoneria, anche per quanto riguarda l’importante tradizione delle visite in altre Logge, occorre prudenza e precauzione. Esistono purtroppo anche Massonerie, rispettivamente Logge improvvisate e quindi irregolari; i membri di queste associazioni pseudomassoniche evidentemente non hanno diritto d’accesso ai Rituali delle Logge appartenenti alla Massoneria universale riconosciuta. In merito, nel «Manuale della Massoneria », pubblicato dalla Gran Loggia Svizzera Alpina, troviamo questo passaggio: «Esistono anche Logge dette indipendenti o selvagge che presto o tardi finiscono per apparentarsi ad una identità amica, sia creando legami puramente personali, sia formalmente per gemellaggio, sia in modo ufficiale e durevole con l’appartenenza ad una potenza massonica riconosciuta. Quando non esistono strutture obbedenziali, ma anche allo scopo di assicurare che le visite non turbino la serenità dello svolgimento dei lavori in Loggia, le Officine accertano preventivamente che i criteri di Iniziazione non presentino delle differenze inaccettabili.» Contrariamente a molti preconcetti e luoghi comuni, sia da parte di chi per comodità non sa o per ostilità ottusa non vuole sapere, esistono al mondo anche molti Massoni poveri e innumerevoli Logge al limite della sopravvivenza economica; è tra questi Fratelli che si percepisce maggiormente l’attaccamento all’Ordine e ai suoi ideali, l’amore per l’umanità; sono questi, più di molti altri, che si impegnano «anima e corpo» per il futuro dell’Istituzione massonica. Poveri e ricchi dunque, come descrive magistralmente il nostro Fratello Rolando Wilke nei sui racconti di viaggio (v. articolo nelle pagine che seguono) riguardanti le innumerevoli visite compiute alle Logge dell’Africa e di Cuba. Occorre quindi solidarietà e aiuto. Fa parte dei molteplici ideali massonici anche la filantropia; ecco che le visite ai Fratelli sparsi nel mondo può rivelarsi un ottima occasione per tramutare i nostri principi di altruismo e generosità in opere concrete.

Vogliamoci sempre bene!

Othmar Dürler

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