Alpina 3/2001
La Gran Loggia Svizzera Alpina chiede ai Massoni delle sue Logge, con il
tema di studio del marzo 2001, se il Fondamentalismo rappresenta un
pericolo. Vi sono evidentemente diverse risposte, di cui molte, contrastanti
tra di loro. Se per Fondamentalismo intendiamo semplicemente il riferimento
sano e convinto alle fondamenta di un proprio credo, rispettando chi la
pensa in modo diverso, non si può parlare di pericolo.
Ma capita – la storia passata e contemporanea lo insegna – che etnie
intere vengono estirpate poiché detentrici di altre divinità, che eccidi
indescrivibili vengono perpetrati in nome di Dio da crociate varie, che si
muore sul rogo per divergenze teologiche, che uomini, donne e bambini
vengono scozzati in massa perché appartenenti ad altra religione, che
migliaia di giovani scompaiono perché non graditi dal regime dittatoriale,
che in piazze e strade diverse del mondo si viene trucidati semplicemente
perché desiderosi di maggiore libertà…Questi e molti altri orrori di
inaudita ferocia, causa di immense sofferenze per una gran parte
dell’umanità, onta incancellabile per molti capi religiosi e politici, sono
tutti frutto di un fondamentalismo degenerato in egemonia di potere e di
odio. Ecco che la risposta alla domanda del presente tema è implicita; il
fondamentalismo può essere non solo pericoloso, ma è stato ed è tuttora la
causa maggiore di ogni male di questa terra, delle guerre, delle
persecuzioni, degli eccidi e di ogni altra forma di aggressione tra popoli
ed etnie di differente razza, credo, cultura ecc.
Anche il Massone si rifà a delle proprie fondamenta, ossia fonda il
proprio pensare e agire su ben precisi principi ed è orgoglioso delle sue
Tradizioni; potrebbe pertanto essere tacciato di fondamentalista. Cosa
differenzia dunque un fondamentalismo da un altro? Ebbene, sia in Massoneria
che altrove, l’unico mezzo per evitare il degenerarsi del fondamentalismo è
la Tolleranza. Ma anche la Tolleranza può assumere caratteristiche di
superbia e superiorità. Ma il Massone sa che la Tolleranza, che ha promesso
di vivere, è quella dell’uguaglianza, del rispetto e soprattutto
dell’umiltà, in quanto consapevole dei propri limiti e della relatività
delle verità. La sua missione è dunque quella di portare e diffondere nel
mondo profano questa immagine, affinché tutta l’umanità possa percepire
l’importanza e la bellezza dell’essere uomini liberi e di buoni costumi.
Vogliamoci sempre bene!
Othmar Dürler
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