Alpina 10/2003

In Ticino, sull’amena «Collina d’Oro», nel vecchio centro di Montagnola c’è un museo dedicato interamente alla persona e all’opera di Hermann Hesse. Al pari d’un luogo di pellegrinaggio, Casa Camuzzi, sede dell’esposizione, viene visitata annualmente da ben 14 mila persone provenienti da tutto il mondo; qualcuno vuole vedere i luoghi in cui visse Hesse, altri desiderano conoscere meglio il pensiero e le opere del grande artista, c’è poi chi è interessato ai suoi disegni o ai suoi acquarelli, sicuramente il visitatore vuole penetrare nel suo mondo letterario, ma anche godersi in pace un filmato sulla sua vita.Ma chi era Hermann Hesse? Le pagine che seguono dovrebbero, lo speriamo, non solo dare una risposta a questa domanda, ma anche rendere il giusto omaggio all’illustre personaggio. Possiamo anticipare che Hesse (1877-1962) ha trascorso metà della sua vita a Montagnola, dove sono nate le sue più importanti opere letterarie, per le quali è stato insignito del Premio Nobel nel 1946. Hermann Hesse, nei sui innumerevoli romanzi, racconti ecc, sovente di chiara impronta autobiografica, oltre al piacevolissimo, intelligente ed interessante modo di raccontare, è riuscito, senza appesantirne il contenuto, a trasmettere ai suoi lettori – ed è forse ciò il segreto dei suoi grandi successi – anche tutti i suoi pensieri filosofici, esoterici, umanistici e naturalistici. Chissà se il giovane Hermann, fuggito dal collegio in cui studiava nel 1892, già pensava a tutte le peripezie del «suo» Boccadoro, a sua volta evaso da un istituto monastico medievale? Interessante, segnatamente per noi Massoni, è il filo conduttore, velato, riscontrabili in quasi tutti i suoi scritti; la lotta tra la materia e lo spirito, tra le aspirazioni mondane e quelle ascetiche, ma anche i grandi successi dei personaggi, i quali, per poter rinascere verso la vera Conoscenza, abbandonano inevitabilmente ogni agio e proprietà, fino alla miseria, la disperazione, il suicidio, la morte. In breve: per Hesse, senza grandi cadute non può esserci vera ascesi. A scanso di equivoci, va precisato che Hesse non è mai stato Massone. Che si sia trattato, come dice il nostro linguaggio, di massone senza grembiule? La domanda, visti i chiari percorsi iniziatici seguiti in varie sue opere, è lecita.

Vogliamoci sempre bene.

Othmar Dürler

<< Nùmero 8-9/2003 Index Nùmero 11/2003 >>
Alpina