Alpina 12/2006

Dedicare un anno intiero alla memoria di un grande personaggio della storia è sicuramente cosa rara ed eccezionale. Durante tutto il 2006, in ogni parte del mondo, da gennaio a dicembre, è stato ricordato, celebrato, ma soprattutto ascoltato con commossa venerazione,Wolfgang Amadeus Mozart. Ancora una volta, a 250 anni dalla sua nascita, la sua musica ha profondamente emozionato gli animi sensibili al suo impareggiabile linguaggio dei suoni; melodie e armonie che hanno del trascendentale, provenienti da un mondo lontano, accessibile a pochi… Quest’uomo che da secoli dona gioia e vera luce interiore all’intera umanità, era con tutto il cuore Massone, fino al suo ultimo respiro.

Ciò spiega molto, forse tutto! Non c’è sala da concerto che l’abbia ignorato. I più grandi e famosi festival musicali del mondo gli hanno dedicato gran parte dei loro programmi, sia concertistici che operistici. Ma neppure le Logge massoniche hanno dimenticato di commemorarlo degnamente, proponendo conferenze e concerti in sua memoria, ridestando negli uditori la sensibilità per il bello, il buono; il sublime celato nel regno dei suoni. L’anno mozartiano volge al suo termine. Pubblichiamo quindi, per chiudere degnamente, anche noi, questo felice periodo, un articolo del significativo titolo «Mozart e la musica massonica». Ne risulta chiaramente l’impronta massonica che il geniale compositore di Salisburgo ha dato alla maggior parte delle sue grandiose opere. Quale testamento massonico ci ha lasciato il suo impareggiabile «Flauto magico», opera giocosa per gli uni, ma profondamente esoterica-iniziatica per ogni Massone.

In questo numero dell’Alpina, e non poteva mancare, dedichiamo largo spazio anche alla memoria di Elie Ducommun, morto esattamente 100 anni fa. Un nome illustre che tutto il mondo, ma segnatamente la Svizzera e la Massoneria, ricordano con particolare ammirazione e affetto. Convinto liberale, fu attivo politicamente per tutta la vita. È stato Segretario generale della Jura-Simplon-Bahn e Segretario generale dell’International Peace Bureau da lui fondato. Iniziato alla Massoneria nel 1857 presso la Loggia «La Prudence» di Ginevra, ha in seguito ricoperto la carica di Gran Maestro della Gran Loggia Svizzera Alpina dal 1890 al 1895, segnando profondamente le sorti della Massoneria elvetica. Visti i suoi incessanti sforzi in favore della pace nel mondo, è stato insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1902. Un meraviglioso esempio per tutti!

Vogliamoci sempre bene!

Othmar Dürler

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