Alpina 5/2005

Parlare di «segreto massonico», almeno per noi Massoni, non ha un gran senso. Occuparci di ciò che non esiste, può sicuramente, con ragi o n e , essere considerato assurdo, una perdita di tempo. Ma questo «luogo comune» qualcuno, non Massone, l’ha inventato; ecco che l’inesistente, nella mente ontorta o semplicemente pigra della massa, esiste.

Ogni politico giura fedeltà alla società che rappresenta. Ogni persona che lavora si impegna formalmente a rispettare, per tutta la vita e verso chiunque, il «segreto professionale». Ciò vale anche per il «segreto militare», il «segreto bancario», il «segreto industriale» e simili. Tutto questo non disturba nessuno, tutto va bene, pur che non si tratti del fantomatico «segreto massonico».Infatti, la Massoneria, che chiede ai suoi iniziandi, sin dal XVIII secolo, fedeltà e discrezione, è stata ed è tuttora brutalmente perseguitata da chi in questo «segreto» trova il pretesto di giudicare e condannare. Gente mentalmente limitata, frustrata e di indole evidentemente cattiva, ne ha fatto da sempre lo scopo dei propri sfoghi di bassezza. Importante è che questi atteggiamenti non siano reciproci; da parte della Massoneria qualche volta si tenta di difendersi o di dare delle spiegazioni con la penna, normalmente però si sceglie saggiamente di tacere, di lasciar vivere, di dare il buon esempio e, soprattutto, di mettere in pratica quel principio, massonico per antonomasia, che è la Tolleranza.

Forse il tempo farà giustizia. Allora il mondo saprà che la nostra nobile «Scuola di Vita» non ha nulla a che fare con una società segreta e che i Massoni non custodiscono alcun segreto. Nulla è più trasparente della Massoneria. Tutto si sa, e chi, con intenti seri bussa alla nostra porta, trova fraterna accoglienza. Comunque, un segreto, se così vogliamo chiamarlo, nonostante tutto l’abbiamo anche noi; l’intima esperienza dell’Iniziazione e del susseguente evolvere massonico, non è né dicibile né comunicabile. Se, dunque, i sentimenti rappresentano un segreto, allora sì, anche il Massone è detentore, per tutta la vita, di un profondo e sublime Segreto.

Vogliamoci sempre bene!

Othmar Dürler

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