Alcune personalità notevoli della Massoneria svizzera...
Naturalmente è difficile allestire una lista esaustiva dei
Frammassoni svizzeri più conosciuti senza infrangere la
discrezione convenuta per l’appartenenza all’Ordine. Ma questa
discrezione si applica soltanto ai Frammassoni viventi, per cui
si indicheranno soltanto alcune personalità che hanno segnato la
loro epoca sia nella vita politica, sia in quella culturale del
nostro paese.
Brenno Bertoni (1860-1945).
Uomo politico eminente del Canton Ticino, magistrato,
giornalista, avvocato.
Partecipò alla Rivoluzione liberale del 1890.
André Chédel.
Nato nel 1915 e iniziato alla Massoneria nel 1954. Di Le
Locle, umanista e filosofo riconosciuto ben al di là delle
nostre frontiere, sarà insignito del Dottorato Honoris Causa
dall’Università di Neuchâtel alcuni anni prima della sua morte,
avvenuta nel 1984.
Jonas Furrer (1805-1861).
membro della Loggia Akazia di Winterthur. Fu eletto Grande
Oratore della Gran Loggia Svizzera Alplina nel 1844. Quattro
anni più tardi fu il primo presidente della Confederazione
Svizzera.
Augusto Giacometti (1877-1947).
Pittore svizzero originario del Canton Grigioni, iniziato a
Zurigo nel 1919. È noto per le sue decorazioni nell’arte sacra,
i suoi soggetti floreali e, dal 1910, per le sue opere astratte
quale macchiaiolo.
Pierre-Maurice Glayre (1743-1819).
Politico e diplomatico. Fu anche il segretario privato del
re di Polonia e il primo presidente dell’Assemblea provvisoria
del Paese di Vaud.
Adrien Lachenal (1849-1918).
Avvocato e politico ginevrino. Fu membro del Consiglio
Federale dal 1892 al 1899 e presidente della Confederazione nel
1896. Presiedette il Consiglio degli Stati dal 1904 al 1918.
Romeo Manzoni (1847-1912).
Ticinese. Filosofo, educatore, polemista.
Antoine Louis John Ruchonnet.
Nato il 28 aprile 1834, originario di Saint-Saphorin (Vaud).
Fu Venerabile della Loggia Liberté di Losanna. Eletto in
Consiglio Federale il 3 marzo 1881 quale rappresentante del
Canton Vaud. Morì nel corso del suo mandato il 14 settembre
1893, dopo esser stato eletto due volte presidente della
Confederazione, nel 1883 e nel 1890.
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