Tema
Fondazioni ed opere massoniche MASSONGEX
Sono da sempre stato un gran sognatore ma i sogni a volte non mi bastavano così che nel 1968 all'età di ventitré anni mi avventurai con una piccola Renault R4 via terra fino in India e Nepal andata e ritorno.
Gianpietro Rappe, Loggia Il Dovere, Lugano
L’esperienza a “Terre des hommes”.
Ho da sempre avuto un occhio di riguardo per
questa gente che ho incontrato durante questo viaggio che ha
lasciato un forte segno dentro di me. Sollecitato da mia moglie
mi recai ad una serata informativa fatta da "Terre des hommes
"gruppo Ticino” e decisi di farne parte. Non mi sembrava giusto
vivere ignorando passivamente questa gente dopo tutto quello che
ho potuto vedere. Entrai a far parte gruppo "Terre des hommes" e
vi rimasi per circa dieci anni dedito alla raccolta di fondi per
i bambini meno o poco fortunati. Trascorsero molti anni, i figli
divennero grandi e indipendenti, mi ero costruito la casa ma
sentivo che mi mancava qualcosa e dopo diverse ricerche trovai
quanto cercavo in una associazione non religiosa, non politica e
non razzista che faceva al caso mio, la Massoneria. Bussai alla
porta del Tempio della Loggia il "Dovere" di Lugano dove venni
accettato ed iniziato.
Entrato in Massoneria decisi di lasciare
libero il mio posto alle giovani leve nel gruppo di lavoro
"Terre des Hommes" nel quale avevo collaborato poiché convinto
di fare solo una cosa alla volta ma con tutto il mio impegno
piuttosto che due cose fatte a metà. Quale Apprendista Muratore
avevo chiesto, tramite il mio Padrino, all’allora Venerabile
Remo Regazzoni, se si poteva prendere in considerazione di
donare qualcosa a Terre des Hommes , la richiesta venne
recepita, fu valutata positivamente e accettata per essere poi
eseguita poco dopo. Durante il periodo con il gruppo Terre des
Hommes Ticino, visitai una prima volta con il comitato, e una
seconda volta con le figlie, la casa di Massongex nel Vallese,
chiamata semplicemente "La Maison".
La casa di Massongex
Ma che cos'è questa Maison e di che cosa
tratta? Si tratta di un luogo dove vengono accolti del mondo,
prevalentemente dall'Africa con delle patologie che necessitano
delle cure con pesanti interventi chirurgici, Interventi che non
possono avere nel loro paese. Una parte di questi bambini devono
essere operati per anomalie congenite al cuore e che dopo un
solo intervento chirurgico danno la possibilità al bambino di
avere una vita normale per tutta la vita. Altri invece
necessitano della ricostruzione di una parte della trachea
ustionata dalla soda caustica, poiché la soda caustica è molto
usata dalle casalinghe del posto e malauguratamente viene
conservata imprudentemente e stupidamente in allettanti
bottiglie di generi alimentari dai loro genitori, e quei bambini
sono le povere e innocenti vittime di questa brutta abitudine,
ingolositi e assetati ingeriscono la soda caustica con atroci
conseguenze. Non da ultimo una malattia, a molti ignota, il
"Noma" che sfigura in modo orrendo e definitivo i volti di
questi bambini fino a renderli irriconoscibili. I ragazzi
colpiti infine non sono più in grado di nutrirsi a causa delle
malformazioni subite. Il "Noma" può essere fermato con degli
antibiotici specifici, in seguito bisogna riparare il danno da
loro subito con la chirurgia ricostruttiva. I bambini arrivano
dal loro paese al centro accompagnati da volontari che si pagano
loro stessi il viaggio mentre quello del bambino viene molto
spesso offerto dalle compagnie aeree quando dispongono di posti
liberi. I bambini africani sono molto attaccati alle loro
famiglie e la loro trasferta a Massongex è per loro molto
traumatica ma appena arrivati a la "Maison" trovano subito uno
spontaneo "comitato di accoglienza" formato da loro compatrioti
più o meno della stessa età che hanno, o hanno avuto, le stesse
patologie.
Attorniato e confortato dal piccolo gruppo il
nuovo arrivato normalmente dà sfogo ad un pianto liberatorio che
scioglie la tensione. La parte di sostegno psicologico viene
fatta tra di loro ed è incredibile vedere come dei bambini al di
sotto dei dieci anni di età si adattino loro malgrado al loro
trasferimento dalla terra natale in un gruppo dove si parlano
una ventina di lingue o dialetti differenti.
Uno di loro, che di solito ha già passato la
trafila delle visite mediche delle analisi e delle sale
operatorie e che attende il momento del suo rientro nella sua
famiglia naturale, spiega al nuovo arrivato cosa lo aspetta
dandogli un senso di protezione e spiegando nel loro modo quello
che dovrà passare, il tutto con un linguaggio adatto e
comprensibile, gli si spiega che dovrà soffrire ma che ne vale
la pena e tornerà a casa dai loro cari rimesso a nuovo per poter
affrontare la vita in un modo migliore di quando era arrivato. I
cardiopatici hanno tendenza ad essere solidali tra di loro come
pure gli ustionati dalla soda caustica, un po'più difficile è
l'integrazione dei malati di Noma che non vogliono mostrare le
loro facce sfigurate, il loro percorso verso una vita migliore
pone ostacoli più difficili da superare.
La lodevole azione della Massoneria
Fatta questa lunga ma doverosa parentesi
torniamo Terre des Hommes Ticino. In una riunione di comitato la
segretaria segnala l'arrivo dell'importo della donazione dalla
Loggia Massonica "Il Dovere" di Lugano. Il fatto destò scalpore,
alcune delle donne del comitato presumibilmente molto devote sia
alla causa di Terre des Hommes che alla Chiesa, misero in dubbio
di poter o dover accettare la donazione dai Massoni che a loro
modo di vedere sono più vicini al Diavolo che non ad atti di
beneficenza. Era per me arrivato il momento di uscire allo
scoperto e non mi restò altro da fare che dichiararmi
apertamente Massone. In un'atmosfera a dir poco tesa venne
infine accettato l'importo se non altro per non farmi torto ...
se consideriamo che avevamo lavorato assieme per quasi dieci
anni! Una collega del comitato raccomandò ai membri la massima
discrezione e non diffondere fuori dal comitato la provenienza
dei soldi, non si sa mai ... ! Queste persone ignoravano
totalmente che "la Maison" di Massongex fu fondata da uomini
generosi e di buoni costumi che non a caso erano anche in gran
parte Massoni e che Logge massoniche svizzere hanno per anni
devoluto regolari e ingenti somme di denaro a sostegno di questa
causa. Non è monopolio di nessuna organizzazione o nessun ente
fare del bene, è un obbligo morale che non deve rimanere
virtuale ma bensì un atto concreto, anche i Massoni in modo
concreto, pur non sbandierandoli ai quattro venti, hanno fatto e
fanno la loro modesta parte nella società e questa ne è una
testimonianza. Ho già detto altre volte che contro l'ignoranza
c'è un rimedio alquanto semplice che è l'istruzione che porta
all'apprendimento e alla conoscenza, è piuttosto contro la
stupidità e l'arroganza che non bisogna rimanere indifferenti e
la si deve combattere. Termino questa tavola citando una frase
che ricordo sempre con piacere:
Beati coloro che danno senza ricordare come
pure coloro che ricevono senza dimenticare !
A:. G:. D:. G:. A:. D:. U:.
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