Alpina 12/2000

Presentando questo numero dell'"Alpina", l'ultimo del 2000, è soprattutto doveroso formulare auguri e ringraziamenti. In dicembre i Liberi Muratori festeggiano il Solstizio invernale, meditando su tutta la sua profonda simbologia. Ma v'è anche il Natale, massima tradizione cristiana e poi, la Fine dell'Anno che tanto fa riflettere sul passato e su ciò che verrà. Qualche volta, però, in particolare dopo un anno di preoccupazioni e di lavoro, anche la mente ha bisogno di riposo, di lasciare da parte i "troppi pensieri"; e allora, liberi, festeggiamo! Che ogni lettore, ogni Fratello con i suoi famigliari, nonostante qualche inevitabile difficoltà o malattia, possa trascorrere queste festività di fine anno in serenità ed entrare nell'anno nuovo non solo con speranze, ma effettivamente con felicità, successo e ottima salute! Ecco l'augurio fraterno di tutta la redazione.Ma, dicevo, è tempo anche per i ringraziamenti. La nostra Rivista ha un bel vestito, è bella!

Ma ha anche una mente e un cuore. Possiamo esserne fieri. È lo specchio che ci riflette nel mondo profano. Chi la vede e la consulta, sicuramente perderà, se ancora ve ne fossero, tutti quei preconcetti purtroppo tuttora aleggianti tra il popolo, e non potrà che nutrire stima e ammirazione sia per il singolo Uomo-Massone sia per la Massoneria come Ordine iniziatico. E tutto questo grazie a chi? Il merito è di tutti i Fratelli che vi hanno collaborato, ma segnatamente di coloro che, con le loro interessantissime e profonde "Tavole Architettoniche", hanno reso possibile l'esistenza stessa di ogni singolo numero. A tutti vada il più caloroso ringraziamento!

La Tradizione massonica vuole, sin dai tempi dei costruttori medievali, che in occasione del solstizio d'inverno sia commemorato San Giovanni l'Evangelista, patrono di molte antiche corporazioni di mestiere. Il tema principale, esposto negli articoli (brutta parola, lo ammetto) nelle pagine che seguono, sarà improntato sullo studio, appunto, dell'Evangelista detto l'esoterico. Avremo nuovamente molto da imparare. Queste ricerche portano infatti alle radici della Massoneria stessa, radici che, perdendosi nella notte dei tempi, passano, dal lato storico, dalle varie antiche associazioni di costruttori, mentre, per quanto riguarda i principi massonici-iniziatici, le radici si affondano nei pensieri di tutti i grandi Iniziati d'ogni tempo, non da ultimo in quelli dei testi di San Giovanni.

Con un po' d'orgoglio ticinese, finiremo l'anno con un ultimo tributo al nostro grande artista e architetto Francesco Borromini, definito dal suo biografo Loris Pitoni, con molte ragioni, "iniziato".

Vogliamoci sempre bene!

Othmar Dürler

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