La Massoneria in tempo di guerra
(Alpina
11/2007)
Il Premio Nobel viene conferito annualmente a grandi personaggi, luminari
che hanno dedicato all’umanità la loro mente e il loro cuore. Il fatto che
molti di essi furono convinti ed attivi Massoni fa riflettere. Cento anni fa
questo prestigioso Premio è stato assegnato al famoso giornalista, scrittore
– e Massone - britannico Joseph Rudyard Kipling, ricorrenza e anniversario
da ricordare e celebrare degnamente. Rudyard Kipling è nato a Bombay nel 1865 (luogo dove i suoi genitori si
erano conosciuti) ed è morto a Londra il 18 gennaio 1936, poco dopo aver
compiuto i 70 anni. Ora riposa nell’Abbazia di Westminster, nel famoso
«Angolo dei Poeti». Nel 1907 ha ottenuto il Premio Nobel per la letteratura.
Ricorre quindi quest’anno il centenario di questo grande evento. Nel 1921
gli fu conferita la laurea ad honorem dell’Università di Parigi. Kipling è
entrato in Massoneria nell’aprile del 1886, all’età di 20 anni, a Lahore,
nella Loggia «Hope and Perseverance» No. 782. Nel verbale dei lavori della
seduta regolare, tenutasi nella Casa Massonica (Anarkali) lunedì 5 aprile
1886, si legge tra l’altro: «Votazione per il Signor Joseph Rudyard Kipling,
20 anni e due mesi e mezzo, Vice Direttore della Civil & Military Gazette,
residente a Lahore, candidato per la iniziazione. Si approva alla
unanimità». Vi rimase fedele e convinto per tutta la sua movimentata vita.
Nell’articolo che segue, in merito al suo spirito massonico, si legge: «È la
varietà dei caratteri che sempre lo interessò vivamente, insieme al calore
che poteva scaturire da un’amicizia fraterna e sicura, dallo stare insieme
frequentemente con gente di ogni ceto, razza o credo. Quell’ambiente
variegato (dell’Oriente) che lo accolse appena ventenne in Loggia a Lahore,
in India, e che lo segnerà dentro in modo indelebile».Il Premio Nobel per
la letteratura gli è stato conferito soprattutto per il suo celeberrimo
racconto «Il libro della giungla», quel romanzo, apparentemente rivolto solo
ai giovani, nel quale il piccolo Mowgli, tra animali e foreste, viene
educato, come un apprendista Massone, all’amicizia, alla fedeltà, alla
libertà, al coraggio e all’Amore. Questo capolavoro è stato usato largamente
da Robert Baden-Powell (pure Massone) come strumento pedagogico nello
Scoutismo da lui fondato 100 anni fa; in particolar modo fa da sfondo alle
attività svolte dagli scout più piccoli (dagli 8 agli 11 anni) chiamati
lupetti. Buona rilettura!
Vogliamoci sempre bene!
Othmar Dürler
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