Il Gioiello del Sacro Arco Reale Molti sono i gioielli esistenti nella Muratoria, ma quello dell'A.R. è considerato, per fondati motivi e per la ricca simbologia, il più importante. Esso è parte essenziale dell'abbigliamento di un Compagno, come prescrive I'art. 82 del regolamento dell'A.R. Viene portato sul lato sinistro del petto (non appeso ad un collare o appuntato alla sciarpa) e avrà un nastrino tricolore (bleu, celeste e cremisi) per gli appartenenti al Gran capitolo ed ai Capitoli Provinciali, cremisi per i Compagni installati Principali e bianco per gli altri Compagni. Nel Regolamento non c'è una spiegazione del gioiello, ma si può trovare qualche riferimento nella Lettura Simbolica, là dove vengono spiegati i cinque corpi platonici regolari. Il gioiello ha una sua peculiarità: è costituito da due triangoli intrecciati, chiara metafora della duplice natura della Muratoria e dei suoi insegnamenti, nonche della natura spirituale e materiale dell'uomo. |
I principali si dispongono a guisa di un triangolo, con le mani sinistre formano un triangolo sul quale poggiano il Libro della Legge Sacra e con quelle destre formano un altro triangolo sopra il Libro della Legge Sacra: così facendo essi riuniscono il mondo spirituale con il mondo materiale. All'inizio del secolo scorso, prima dell'unione tra Antients e Modems, la Muratoria era essenzialmente cristiana sia nei contenuti che nei rituali, specialmente l'A.R.. Oggi l'A.R. è essenzialmente spirituale ed alcuni Capitoli, pur riunendosi di Domenica, lo fanno in ore lontane da quelle stabilite per le funzioni religiose. I due triangoli erano un emblema adottato anche dagli antichi cristiani per significare la duplice natura dell'Uno, uomo e Dio. Alla nostra iniziazione nella Muratoria, il Guardiano ha bussato tre volte alla porta. La triplice tau dell' A.R. è il completamento del viaggio spirituale del Candidato nella Muratoria e dei tre passi regolari. Sul Grembiule del Maestro Venerabile installato ci sono tre tau separate; la loro unione avverrà nell'A.R. e ciò lo condurrà alla Divinità. Una interpretazione del 18° sec., considera la triplice tau come una "T" sovrapposta ad una "H", facendo riferimento al Templum Hierosolymae, cioè al Tempio di Re Salomone . Intorno al cerchio, contenente la triplice tau, vi è un cartiglio e sul suo retro, si trova la scritta "Esaltato" ed accanto due spazi liberi dove viene inciso il nome ed il numero del Capitolo. Una triplice triade in latino, traduzione in Latino di un verso del Poema Regio, opera del 14° sec., è inscritta nei cerchi concentrici:
DEO, REGI, FRATIBUS, HONOR, FIDELITAS, BENEVOLENTIA DEO HONOR Sul retro dei triangoli intrecciati si trova un'altra triade doppia:
"Concordia, Verità, Pace" sul primo "Saggezza, Potenza, Bellezza" sull'altro
Sul cartiglio, intorno al circolo nel quale è inscritta la triplice Tau nella parte "verso", si legge "Nil nisi clavis deest", "Nulla si trova senza la chiave". Un simile concetto è espresso anche nella iscrizione tra i due cerchi concentrici: Riesaminando i due triangoli intrecciati, dalla parte retro, troviamo un'altra doppia triade, ma quella del secondo triangolo è incompleta. Sul triangolo con il vertice in alto, quello spirituale, si legge: "Abbiamo trovato". La medesima frase è ripetuta sugli altri due lati in greco e latino. sul triangolo con il vertice in basso, quello materiale, si trova uno spazio libero sulla base e sui lati la scritta: "Cultor Dei, Civis Mundi". Sul certificato del Gran Capitolo dell'A.R.,come su quello della Gran Loggia e quindi sul gioiello dell'A.R. si trova uno spazio libero per scrivere il nome del Compagno. Una volta inserito il nome la frase può essere letta così: Mille ed ottocento anni or sono, Clemente d'Alessandria scriveva:
"Tutta la verità è velata nelle favole enigmatiche, nelle leggende e nelle allegorie". La Muratoria è ricca di allegorie, ma la più importante è quella della ricerca della "Parola".
Nel Libro della Legge Sacra, al Vangelo di Giovanni Cap. I si legge: "Nel principio era la Parola". Questa è la chiave dell'allegoria ed il Compagno che ha compreso la parola è degno di avere il proprio nome inciso sul Gioiello. "Se tu capisci ciò, sai molto", perche la Parola, il Volere di Dio, contiene tutti i precetti, gli insegnamenti, i principi della Muratoria. Felice il Muratore che ha trovato la Parola e cerca di comprenderne pienamente il significato, che ha trovato la pietra di volta e cerca di usarla nella costruzione del suo Tempio.
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