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Recensioni - Libri e Riviste

The Canonbury Papers The Canonbury Papers - Vol. 2. Freemasonry in Music and Literatur
Pubblicato da Canonbury Masonic Research Centre London, 2005
The Canonbury Papers
Pagine: 168
Prezzo: £17.50
Spese spedizione: UK £2.50 Europe £3.50
ISBN 0-9543498-1-4

Disponibile presso l'Editore:
CMRC Bookshop

Il Canonbury Masonic Research Centre è stato fondato nel 1998 a Londra. E' una fondazione il cui scopo sociale è quello di studiare e ricercare tutti gli aspetti della Liberamuratoria.

"Freemasonry in Music and Literature" è il secondo volume della serie "Canonbury Papers" e raccoglie nove saggi presentati alla Quinta Conferenza Internazionle organizzata dal CMRC nel 2003 e che aveva come soggetto appunto la Musica e la Letteratura in rapporto con la Liberamuratoria.

Quasi tutti gli studi sono il frutto di una ricerca originale, ben documentati da una ricca bibliografia e corredati da un apparato consistente di note esplicative. Possono essere dunque considerati dei veri e propri studi a livello accademico.
Gli studi pubblicati, sotto la supervisione di Trevor Stewart, Prestonian Lecturer della Gran Loggia Unita d'Inghilterra per il 2004, coprono equamente gli argomenti Musica e Letteratura.

Il più importante di essi è senza dubbio quello del Prof. Andrew Prescott, direttore del Centro per la ricerca sulla Liberamuratoria dell'Università di Sheffield. In questo saggio di 25 pagine l'autore porta nuovi argomenti di studio a riguardo dei manoscritti massonici Regius e Cooke.

Gli studi tradizionali di questi manoscritti consideravano solo l'aspetto letterario, mentre l'autore li studia privilegiando il contesto storico del tempo in cui furono scritti.

Lo studio comparativo con altri manoscritti dell'epoca, anche non massonici, permette di determinare una datazione posteriore del "Regius" e porta alla scoperta di come alcune parti dello stesso siano state copiate da altri manoscritti che nulla hanno a che vedere con la Gilda degli Stonemasons.

Naturalmente non può mancare uno studio su "Mozart e il suo contributo alla Liberamuratoria" a cura di John Wade e tre studi molto documentati sulla musica massonica, scritta e cantata non solo in Loggia nel 18° secolo, a cura di Andrew Pink, Andreas Onnefors e Malcom Davies. Soprattutto grazie allo studio di questo ultimo autore, il lettore ha una panoramica quasi completa delle maggiori Odi, Cantate, Marce, Canzoni e Oratori composti da tanti musicisti per la Liberamuratoria nel corso di due secoli (1700 e 1800).

Molto interessante è il saggio di Diane Clemens, direttrice della Biblioteca e del Museo della Liberamuratoria della Gran Loggia Unita d'Inghilterra, sul musicista e direttore di orchestra Michele Costa. Costa nacque a Napoli nel 1808 , studiò musica con Zingarelli e poi si trasferì giovanissimo a Londra dove ottenne presto un grande successo diventando anche direttore musicale del Covent Garden. Costa entrò in Massoneria all'apice del suo successo, quindi il suo ingresso non fu dovuto a motivi di opportunità per la sua carriera, ma probabilmente fu una strada sicura per un suo riconoscimento sociale in Inghilterra. Questo testimonia l'alta considerazione e il ruolo che la Liberamuratoria era riuscita a raggiungere nella società inglese del secolo XIX.
Importante anche lo studio di Edward M. Batley su Goethe e la presenza dei valori liberomuratori nella sua opera. Un' unica, minore osservazione. E' un peccato che l'autore non citi il libretto "Die Zauberflote" (Il Flauto Magico) scritto da Goethe dopo aver visto l'opera il Flauto Magico di Mozart. Goethe l'aveva immaginato come proseguimento della prima opera e voleva proporlo a Mozart, cosa che non potè fare a causa della morte prematura del musicista.
L'unico saggio, peraltro di solo cinque pagine su un totale di 161 che compongono questo magnifico volume del CMRC, di minore valore è quello dedicato alla Liberamuratoria in Russia. Non contiene nulla di nuovo e sembra riassumere solo informazioni già riportate in altri lavori. Forse questa impressione è accentuata dal fatto che ho appena letto il fondamentale libro A Rosicrucian Utopia in Eighteenth-Century Russia della Prof.ssa Raffaella Faggionato della Università di Udine e pubblicato da Springer.
Questo secondo volume è chiara testimonianza del fondamentale ruolo che il Canonbury Masonic Research Centre svolge nell'ambito degli studi sulla Liberamuratoria. Un volume che chiunque è interessato a studiare il rapporto fra Liberamuratoria e Arti dovrebbe leggere, così come dovrebbe essere presente in ogni biblioteca di Loggia.

 

The Canonbury Papers ARS QUATUOR CORONATORUM
Transactions of Quatuor Coronati Lodge NO. 2076, Volume 117/2004 Pubblicato ad Ottobre 2005
The Canonbury Papers

Pagine: 344

Volume Standard
Prezzo: £20.00 + Spese spedizione: £4.25
ISBN 1-905318-44-8

Volume Rilegato
Prezzo: £22.00 +Spese spedizione: £5.00
ISBN 1-905318-43-X

Disponibile anche in CD:
Prezzo £10.00 incluse spese spedizione.
 

Bisogna essere membri del Correspondence Circle per ricevere il volume. Il costo dell'iscrizione al QCCC è di £25.00/28.00 Volume Standard/Rilegato. Rinnovo annuale: £20.00/22.00 Volume Standard/Rilegato
 

Per contattare il QC Correspondence Circle:
The Quatuor Coronati Website

Come da consolidata tradizione anche questo Volume 117 delle Transactions della Loggia di ricerca Quatuor Coronati n°2076 di Londra contiene scritti di grande valore per lo studioso della storia della Liberamuratoria. Fra tutti spicca il saggio del Fr. Trevor Stewart che è poi la lettura Prestoniana per l'anno 2004 e che tratta delle "Origini e Sviluppo della Liberamuratoria Inglese". L'autore parte dall'assunto che la Liberamuratoria, nella sua forma di Istituzione sia sociale che moralistico-scientifica, fu la creazione di uomini appartenenti all'Illuminismo Inglese dei primi decenni del 18° secolo.
Al contrario delle affermazioni un poco romanzate di molti studiosi liberomuratori, l'autore non considera "vera Liberomuratoria" quella che veniva praticata nelle Gilde Medioevali o quella che si vuol far originare dalle religioni esoteriche o dagli Ordini ermetici.

Il suo studio originale si basa anche sull'esame dei libri presenti nelle biblioteche private di alcuni fra i più eminenti reppresentanti dell'Illuminismo Inglese che erano anche Liberomuratori.
Di grande interesse è anche lo scritto a cura di Lisa Kahler e Robert Cooper, curatore del Museo della Liberamuratoria della Gran Loggia di Scozia, che descrive la scoperta e il contenuto di un nuovo manoscritto Massonico del 1705 trovato a Dundee: The Airle Manuscript. Questo manoscritto scozzese è quasi uguale nel testo ad altri due manoscriti scozzesi: the Edinburgh Register House MS 1696 e il Chetwood Crawley MS c.1700, quest'ultimo trovato però in Irlanda.

Proprio il fatto che esistano tre manoscritti quasi contemporanei, con il testo praticamente uguale, ma trovati in aree diverse, ha fatto considerare agli autori che probabilmente all'inizio del 18° vi fu una diffusione di un modello di regole massoniche uguali in una vasta area del Paese.
Una testimonianza dell'inizio di una rete di Logge collegate fra loro che avevano come madre la Loggia di Kilwinning.

In questo volume 117 è pubblicata anche la Lettura Prestoniana del 2003 a cura di Aubrey Newmann che tratta del " Contributo delle Province nello sviluppo della Libermuratoria Inglese".

Chi fra i lettori fosse interessato ai gioielli massonici troverà un accurato studio di Timothy Kent su Thomas Harper, gioielliere massonico e la sua produzione di gioielli massonici del periodo a cavallo fra il 18° e il 19° secolo, alcuni fra i più interessanti illustrati anche da immagini a colori.

Come si può vedere dall'indice del volume 117 riprodotto in questa pagina molti altri sono gli spunti di interesse per lo studioso massone presenti in queste Transactions.