Alpina 10/2001
«Ubi societas, ibi jus», ecco quanto già i Romani sapevano e affermavano
due millenni fa. Indipendentemente dalla grandezza numerica, ogni se pur
piccola società (associazione, famiglia, comunità, cooperativa ecc.) non
esisterebbe come tale se non retta da precise norme di diritto e giustizia.
Infatti, il Fratello Laurent Dupasquier, nel suo interessantissimo articolo
esposto nelle pagine che seguono, giustamente afferma: «Non appena due o più
uomini vivono a distanza ravvicinata, si producono naturalmente regole di
comportamento che il convivere rende sempre più complesse, cosicché diventa
necessario tradurle in norme, affinché la vita consorziata sia rispettosa di
ciascun membro della società.» Così nella storia delle genti, onde evitare
nel limite del possibile la violazione delle regole naturali, è nata
quell'infinita selva di norme permissive e proibitive che oggi comunemente
si integrano nel concetto di «diritto e giustizia», concetto fil rouge del
presente numero della nostra rivista.L'autore citato ci porterà
dall'antichità ai giorni nostri, esponendo, tra l'altro, in modo giuridico e
filosofico, gli affascinanti periodi storici del «dogmatismo religioso
nell'antichità», del «dogmatismo religioso con l'avvento del cristianesimo»,
della «filosofia del diritto nel medioevo», della «laicizzazione della
filosofia del diritto nei secoli XVII e XVIII» fino, non dimenticando la
rivoluzione francese, al periodo massonico moderno dei «Diritti dell'Uomo».
Da Massoni occorre tenere sempre presente che la convinzione di essere nel
giusto ed avere quindi il diritto di agire di conseguenza, non sempre
favorisce la perfetta convivenza. Ciò che per l'uno può apparire giusto per
altri può essere sbagliato ed ingiusto. _ allora indispensabile il rispetto
dell'opinione altrui. Se pretendiamo la libertà di pensiero, questa va
concessa anche ad ogni nostro simile. Oltre alle leggi scritte, occorre
applicare la legge morale, affinché questa, distinguendo il bene dal male,
detti nella coscienza individuale di ognuno, come insegnano i principi
massonici della Tolleranza e dell'Amore, l'armoniosa convivenza tra i
Fratelli e gli uomini tutti.
Vogliamoci sempre bene!
Othmar Dürler
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