La proliferazione dei media e la sua posta in gioco
(Alpina 11/2012)
Il rapidissimo sviluppo dell’informatica degli ultimi decenni ha determinato una proliferazione dei mezzi di comunicazione. Inutile soffermarsi sugli evidenti benefici indotti da una tale trasformazione. Sembra invece più istruttivo rilevare alcune insidie nascoste in tale processo. In primo luogo l’aumento esponenziale dell’informazione non si è tradotto in una crescita proporzionale della qualità. Anzi, questa valanga di informazioni ha reso necessaria la formazione, nel fruitore di tali fonti, di uno spirito critico attento, in grado di discernere la documentazione attendibile e seria da quella superficiale, imprecisa o addirittura erronea. Inoltre, paradossalmente, la moltiplicazione dei sistemi di comunicazione ha causato un problema sconosciuto fino a non molti anni or sono:quello dell’incomunicabilità. L’esigenza di incontri interpersonali in questi ultimi anni si è notevolmente affievolita. Le nuove tecnologie hanno reso possibile l’edificazione di un mondo virtuale nel quale non è più indispensabile incontrarsi. Il tempo risparmiato gestendo da una comoda poltrona molti appuntamenti è considerevole, tuttavia il prezzo da pagare è anche molto salato. Il rischio di isolamento, di ottundimento affettivo e quindi di una vera propria forma di alienazione è molto alto. Ma il problema più spinoso per noi Liberi Muratori risiede nel fatto che i mass-media rappresentano nella moderna società di massa e dell’informazione un potere in grado di condizionare l’opinione pubblica. Chi detiene il monopolio di giornali, radio, televisione, cinema, internet può esercitare una notevole influenza sull’insieme delle opinioni dei cittadini. Non è un caso se a proposito di mass-media si parla di “quarto potere”; esso si affiancherebbe e condizionerebbe anche gli altri tre poteri istituzionali: legislativo, esecutivo e giudiziario. Il potere mediatico ha raggiunto un livello di sofisticazione tale da riuscire a pilotare conoscenze, comportamenti, gusti e tendenze. La manipolazione dell’informazione è pianificata ormai nei minimi dettagli. Si sa come gonfiare, alterare, distorcere le notizie in funzione di interessi economici e politici. Per tutelare i valori massonici della democrazia e della libertà dei cittadini dai subdoli tentativi di coercizione, di diseducazione e di continuo sabotaggio culturale è opportuno che il nostro Ordine si faccia garante di un sano pluralismo, presupposto essenziale ed irrinunciabile di ogni obiettività e imparzialità dell’informazione. ;
Daniele Bui
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